Bolzano – Come si può tutelare, rafforzare e sviluppare l’autonomia dell’Alto Adige è il tema del convegno “50 anni di autonomia II Statuti” di Bolzano, che si è aperto questa mattina.
L’analisi scientifica è fondamentale per l’indipendenza dinamica. Con il loro aiuto è possibile trovare risposte alle sfide attuali e sviluppare soluzioni per il futuro: questo è stato il contenuto principale dell’apertura del convegno di oggi nel cortile del Landhaus 1 a Bolzano. Per due giorni docenti delle Università di Innsbruck, Padova, Bolzano, Trento, Verona, Trieste, Udine e Roma, storici e politici esamineranno e metteranno alla prova il Secondo Statuto di Autonomia da diverse prospettive. Il convegno è organizzato dall’Università di Innsbruck e dalla provincia dell’Alto Adige.
“Autonomia significa responsabilità”, ha sottolineato il governatore Arnaud Kombacher, che questa mattina si trovava ancora a Bruxelles, e ha quindi consegnato un video di saluto. Si tratta di garantire la protezione delle minoranze e l’autonomia a vantaggio di tutti i cittadini ed è un valore aggiunto, secondo Kompatscher: “Anche dopo che il conflitto è stato risolto dinanzi alle Nazioni Unite nel 1992, è necessario adattare l’autonomia alle nuove esigenze: la e il quadro europeo è in continua evoluzione, così come la società, e ci sono anche nuove sfide dalla giurisprudenza della Corte costituzionale. Per poter fare i passi giusti come decisori, abbiamo bisogno dei suggerimenti della scienza”.
La rete di ricerca contribuisce alla crescita dell’indipendenza
Tilman Mark, Presidente dell’Università di Innsbruck, ha parlato del ruolo dell’Università di Innsbruck come Università Statale del Tirolo nel suo discorso di benvenuto. “Con l’Istituto di diritto italiano siamo un anello di congiunzione tra il campo giuridico tedesco e quello italiano”, ha spiegato Mark. “La cooperazione universitaria oltre il confine tra Innsbruck, Bolzano e Trento è stata intensificata dal 2013 e l’interesse per lo scambio e la comunicazione è grande”. L’attuale conferenza dimostra anche l’importanza del trasferimento di conoscenze e dell’interazione con la società e la politica.
Stefan Ortner, Direttore di Eurac Research, è intervenuto a nome del Presidente Roland Psenner. Ortner ricorda che la storia dell’Accademia Europea, fondata nel 1992 come istituto di ricerca statale, è strettamente connessa con la storia dello Statuto di Autogoverno. “Il punto di forza della ricerca è la capacità di fare rete per trovare le risposte migliori per una regione o un territorio. Questo vale anche per l’autonomia: può avanzare e crescere attraverso le reti e noi vogliamo continuare a contribuire a questo”.
Prosegue la conferenza di venerdì, annullando la tavola rotonda
I direttori scientifici Esther Happacher e Walter Obwexer della Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Innsbruck hanno fornito una panoramica dell’ampio programma della conferenza. Il programma è diviso in tre gruppi: Oggi giovedì, Panel 1 ha coperto la storia e le pietre miliari nello sviluppo dell’autonomia dell’Alto Adige. La Sessione 2 ha analizzato l’attuale Statuto e quindi lo Statuto di Autonomia II come base giuridica per la tutela delle minoranze. Domani (venerdì 14 ottobre) il convegno guarderà avanti e parlerà dell’Autonomia dell’Alto Adige in cammino verso il futuro nel Panel 3.
La tavola rotonda “L’autonomia dell’Alto Adige nel 2032” con i rappresentanti di tutti i partiti rappresentati nel Parlamento dell’Alto Adige, in programma venerdì dalle 12:30 alle 14, non si svolgerà. È stato annullato per motivi organizzativi a causa della seduta simultanea del Parlamento dello Stato a Buzyn e del Parlamento a Roma.
Gli atti del convegno saranno pubblicati nel 2023
Le presentazioni di tutti i relatori alla conferenza scientifica di due giorni “50 anni del Secondo Statuto di Autonomia” saranno pubblicate in forma di libro nel 2023 in collaborazione tra l’Università di Innsbruck e lo Stato dell’Alto Adige.
La conferenza è andata in onda oggi e sarà trasmessa in diretta domani su YouTube altoatesino.
Da: Luca
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