Il primo romanzo di Giulia Gorsalini, Die Chekhov-Leserin, è stato pubblicato in tedesco da Nansolo Verlock a Friburgo – letto oggi.
La lettrice di Cechov si chiama Nina, viene da Kiev e ha temporaneamente spostato la sua vita in Italia, trasferendosi a marzo nella bellissima città di Maserato, che ha una delle università più antiche d’Italia con un orgoglioso passato medievale e un presente difficile. Gli immigrati vengono assassinati. Poiché suo marito era gravemente malato, Nina ha dovuto finanziare gli studi di sua figlia Katja e ha assunto come infermiera una donna molto anziana e minacciosa. Ma Nina è una filosofa, una slavista specializzata in Cecoslovacchia – quindi i suoi percorsi portano inevitabilmente alla biblioteca universitaria, dove incontra un famigerato professore dal nome meraviglioso di Giulio de Felice.
La trama del romanzo “The Chekhov Reader” di Giulia Gorsalini è tradotta dall’italiano da Ruth Matter-Golde per la Nonsolo Verlock di Friburgo. A prima vista potresti chiederti: è tutto? Donna ucraina in Italia che è diventata docente di Cechov – cosa dovrebbe essere interessante a riguardo? Ma almeno a una seconda occhiata, il breve libro rivela una ricchezza dei suoi temi, riferimenti, collegamenti incrociati e riferimenti. E la sua diversità tematica: è la storia di un matrimonio fallito, una travagliata relazione madre-figlia, un desiderio insoddisfatto, un’odissea burocratica – e, naturalmente, un omaggio al grande poeta russo Antonin Cechov che non è qui – particolarmente bene -conosciuto in Germania – come drammaturgo, ma come narratore.
Cechov è più di una semplice parentesi tematica che collega i luoghi dei prestiti dei docenti universitari apparsi nel 2018: la Kiev buia, fredda e piovosa e la città luminosa e felice benedetta dal sole e dall’ospitalità. Lo spirito del romanzo di Cechov, in cui è risorto non solo come lezione per gli studenti, ma anche come oggetto di vita. La domanda che preoccupa i personaggi di Cechov è: esiste una vita migliore di quella che devo condurre – “A Mosca!” Il grido di guerra delle “Tre sorelle” – tocca anche il cuore dell’eroina Nina: lascia il marito e la figlia in difficoltà in Ucraina e si rinnova a Maserato: salvo essere indifferente come conferenziere e collega di un uomo che si occupa di tutto – anche se i due non si incontrano mai in amicizia.
Nell’opera prima di Corsalini c’è un equilibrio tra sentimenti di cui non si parla molto, soprattutto quelli che i personaggi rispettano o non amano. La vita è più complicata di quanto sembri, i sentimenti vaghi di quanto si possa pensare, i risultati sono più vaghi del previsto. Quando Nina tornò otto anni dopo per parlare alla Conferenza di Cechov, accettò con entusiasmo di partecipare perché aveva saltato la sua esibizione – sì, perché? Perché aiuta un giovane a passare il tempo per ottenere un certificato di residenza? È perché è sopraffatta dalla sensazione di non avere posto nella comunità dei ricercatori?
“Chekhov Reader” invita il lettore a misurare la distanza tra loro ei protagonisti nell’atmosfera. C’è molto da chiedere. Le risposte si possono trovare altrove.
Lettura E conversazione con il traduttore mercoledì sera alle 20:00 presso la Biblioteca civica di Friburgo nella serie “Andruk”.
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