WQuando gli agenti immobiliari pubblicizzano case in vendita in Via dei Laghi a Rocca di Papa, ne descrivono la posizione come “panoramicissimo”. La vista spettacolare dovrebbe essere complimentata con la forma stupidamente esagerata di “Panoramico”. In fondo c’è il Lago Turchese di Albano. Sulla collina di fronte si trova la residenza estiva del Papa, Castel Candolfo. Il Mar Tirreno luccica all’orizzonte.
Via dei Lagi ospita ville antiche e splendidi complessi residenziali, ristoranti e alberghi per ricevimenti e matrimoni. E c’è il Centro Mondo Migliore. Il “Centro per un mondo migliore” è stato fondato nel 1956 dal gesuita padre Riccardo Lombardi. Si trova in un parco di pini e ulivi ed è gestito da missionari Oblati cattolici.
Nel giugno 2016 un centro congressi con 400 posti letto e tre sale da pranzo, una cappella e due cappelle è stato trasformato in un centro di accoglienza per rifugiati. Nel 2015 il governo di Roma ha registrato l’arrivo di 154.000 rifugiati e migranti. Nel 2016 dovrebbero essere 181.000 in più rispetto a prima. Era necessario un riparo e le istituzioni sociali e ecclesiastiche si sono lanciate nella breccia.
Non sono entusiasti di Rocca di Papa
In origine “Mondo Migliore” doveva durare solo sei mesi. Ma esiste ancora oggi. Qui vengono assistiti da 300 a 400 uomini, donne e bambini provenienti da diversi paesi. Medici e psicologi, insegnanti di lingue e mediatori culturali, avvocati e assistenti sociali si prendono cura degli immigrati. Una chiesa trasformata in moschea.
La gente di via dei Lagi non è molto entusiasta. Dicono che l’area remota con una bella vista non è il posto giusto per un centro per rifugiati, non ci sono trasporti pubblici e non ci sono quasi opportunità di lavoro per i migranti. Dicono che ci sono problemi con la droga e la prostituzione poiché i furti sono aumentati. In una pittoresca cittadina a 30 chilometri a sud-est di Roma, prima era sconosciuta.
Nel complesso sistema delle strutture di accoglienza e integrazione per gli immigrati in Italia, il “Mondo Migliore” appartiene alla categoria dei “CAS”, ovvero dei “Sentri di Accoglienza Strordinaria”. Questi “Centri di Accoglienza Straordinari” sono considerati solo stazioni di senso unico. L’accoglienza a lungo termine in realtà non dovrebbe avvenire qui fino a quando i tribunali non si pronunciano su una domanda di asilo o un diritto di soggiorno temporaneo, ma nelle strutture minori decentralizzate del “Sistema di Accoglienza e Integrazione”. Questo “sistema di accoglienza e integrazione” è sostenuto dai comuni. Affidano la gestione di piccoli rifugi a organizzazioni commerciali, organizzazioni non governative o organizzazioni religiose. Roma costa 35 euro al giorno più spese persona.
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