Stato: 25/02/2023 13:45
Si tratta di una decisione direzionale: domenica verrà presa una decisione secondaria sulla nuova leadership dei socialdemocratici italiani. È un dittatore regionale o un “ribelle di base”?
All’inizio era tutto chiaro. Stefano Bonacini, considerato un moderato, diventerà il nuovo leader del maggior partito di opposizione italiano, sfidando il premier Giorgia Meloni. L’Emilia-Romagna, tradizionalmente capofila della “zona rossa”, era nettamente avanti nei sondaggi a dicembre. Poi le cose hanno preso una piega diversa.
Georg Seiselberg
Studio ARD Roma
Bonacini ha ottenuto una vittoria di misura che è sembrata una mezza sconfitta nei preliminari dei candidati, dove solo i membri potevano votare.
Bonacini dovrebbe tremare per le prossime primarie finali, alle quali potranno partecipare anche i non iscritti al Partito socialdemocratico Partito Democratico (PD), dice Tobias Morschel, presidente della Fondazione Friedrich Ebert di Roma: “Non ha vincere tanto quanto pensava quando i membri hanno votato. Ora c’è un divario di soli 18 punti percentuali. È incredibile”.
Concorrenza all’interno dell’opposizione
18 punti di vantaggio sul secondo classificato Ellie Schlein. A differenza di Bonacini, il 37enne deputato suggerisce una chiara tendenza di sinistra per i socialdemocratici italiani. “Penso che dobbiamo lavorare di nuovo a sinistra”, dice. E la sinistra oggi significa “ecologica e femminista”. Con ciò, Schlein promette che il PD difenderà gli “svantaggiati e depressi” in Italia.
Con la sua chiamata a girare a sinistra, Schlein ha vinto il primo round in diverse grandi città e si è qualificato per lo scontro finale con Bonacini. I membri più giovani del partito, in particolare, vedono Schlein come un faro di speranza, afferma Mörschel. Si schiera a fianco di “questioni di sinistra, sociali e diritti civili”, promettendo “cambiamenti ambientali”. In questo modo, dice Mörschel, Schlein ispira molte persone a sperare in una “partenza nel PD”.
Schlein vuole guidare il partito a sinistra
Elly Schlein è nata in Svizzera, figlia di un professore universitario americano e di un professore italiano. Ha lavorato per Obama durante la campagna elettorale negli Stati Uniti e si è fatto un nome dieci anni fa come “ribelle di base” nel PD in Italia.
Schlein in seguito si dimise dal partito e si unì a un gruppo scissionista di sinistra. La donna, che detiene la cittadinanza svizzera, italiana e americana, è tornata nel Partito socialdemocratico fino all’autunno, quando il Pd ha annunciato che sarebbe stata ricoperta una nuova posizione dirigenziale.
Ellie Schlein è vista come un faro di speranza per molti giovani membri del Partito socialdemocratico italiano.
Immagine: AP
Il tuo antagonista Bonacini è un camionista di una piccola città del nord Italia e figlio di un operaio. Ha trascorso tutta la sua carriera politica nel PT o nei partiti precedenti. Mörschel dice che Bonacini “può dire come Angela Merkel: mi conosci”.
Da anni saldamente ancorato in Emilia-Romagna, alla guida di questa importante regione d’Italia, ha “governato bene” ed è stato per anni un protagonista a livello nazionale. La carta vincente di Bonacini, dice Mörschel, è che “deve mostrare le vittorie”.
Stefano Bonacini ha vinto solo il round di apertura.
Immagine: Picture Alliance / ZUMAPRESS.com
Bonacini vuole segnare con la politica sanitaria
La promessa dei malati alle primarie: renderà di nuovo credibili i socialdemocratici del Paese, che potranno vincere le elezioni e sostituire Maloney.
In Emilia-Romagna, il 56enne fa appello agli elettori dalla sinistra al centro politico, tra buona salute e politiche scolastiche. “Voglio il Pd”, ha detto Bonacini in una rissa televisiva con Schlein nella settimana prima delle elezioni, “un partito che difenda il diritto fondamentale a una buona educazione e salute – in pubblico e non in privato – che si faccia sentire fuori”. per i poveri e per i ricchi.
In Emilia-Romagna Bonacini ricevette anche buoni voti per la sua politica economica.
L’opposizione vuole opporsi a Maloney
Si prevede che circa un milione di persone prenderanno parte al voto per eleggere un nuovo leader del più grande partito di opposizione italiano.
Speranza della base Pd: la nuova dirigenza deve finalmente tenere testa al premier Maloney, che è ancora al ballottaggio.
L’Italia sceglie la sfida Meloni
Jörg Seisselberg, ARD Roma, 25 febbraio 2023 6:20
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