Il ministero degli Esteri palestinese accusa von der Leyen, presidente della Commissione europea, di “retorica antipalestinese”. Il motivo è, in generale, il suo saluto nell’anniversario della fondazione dello Stato di Israele. Von der Leyen ha respinto con forza questa critica.
I saluti della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in occasione del 75° anniversario della fondazione dello Stato di Israele hanno scatenato uno scandalo diplomatico con i palestinesi.
Von der Leyen ha detto mercoledì che Israele ha “letteralmente fatto fiorire il deserto”. La frase è spesso usata in Israele per riferirsi ai successi del paese.
Ma dal punto di vista palestinese, indica che l’area non era né coltivata né abitata prima della costituzione dello Stato di Israele. Il ministero degli Esteri palestinese ha accusato von der Leyen di minare la reputazione dell’Unione europea adottando “retorica anti-palestinese” e ha chiesto scuse.
“Privazione razziale” della fuga e dell’espulsione
Ha aggiunto che un discorso come quello del politico tedesco “cancella il popolo palestinese e distorce la sua ricca storia e civiltà”. Allo stesso tempo, le narrazioni utilizzate hanno perpetuato la “persistente negazione razzista” della fuga e dell’espulsione di quasi 700.000 palestinesi durante la creazione dello Stato di Israele e la prima guerra in Medio Oriente nel 1948. Subito dopo la proclamazione dello Stato ebraico, cinque stati arabi hanno attaccato Israele.
“Reazione inaccettabile”
Von der Leyen ha respinto le critiche con parole taglienti. Un portavoce, su richiesta dell’agenzia di stampa tedesca Dpa, ha detto che uno di loro è stato “a disagio sorpreso dalla dichiarazione inappropriata rilasciata dal ministero degli Esteri palestinese”. Chiede alle autorità palestinesi di chiarire la “reazione inaccettabile”.
Nei suoi complimenti, ha affermato la Commissione Ue, von der Leyen si è riferita solo al fatto che Israele ha reso utilizzabili per l’agricoltura aree ex desertiche. Dopo aver governato il deserto, la presidente del comitato ha affermato di aver potuto vedere i fiori l’anno scorso durante una visita nel deserto del Negev.
La dichiarazione del suo portavoce ha inoltre indicato che l’Unione europea è il principale donatore dell’Autorità palestinese. Sostiene costantemente le aspirazioni del popolo palestinese alla statualità e si impegna per una soluzione negoziata a due Stati.
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