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Polemica Alfa Milano: dovrebbe essere prodotta in Italia?

Polemica Alfa Milano: dovrebbe essere prodotta in Italia?

Quando si è trattato di scegliere il nome giusto per il nuovo modello entry-level del marchio, il comitato per i nomi dell'Alfa Romeo non sembrava prenderlo sul serio. Sul nome “Brenero” si è speculato a lungo, anche se gli italiani erano fin troppo felici di giocare con allusioni proprie che alla fine potevano essere facilmente fraintese. Infine, in un PK tenutosi appositamente online, al quale ha partecipato anche il presidente del marchio Jean-Philippe Imparato, è stato annunciato un nome completamente diverso: “Milano”, cioè Milano, e quindi la città natale della casa automobilistica ALFA (“Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”). Successivamente venne rinominata Alfa Romeo.

Il fatto che il piccolo Suv ibrido elettrico si chiami così potrebbe rappresentare comunque un problema per Alfa Romeo. Più precisamente: il fatto che l'auto si chiami Milano, ma sia stata costruita nello stabilimento di Tychy, che si trova sul territorio polacco. Ciò la rende non solo la prima auto elettrica dell'Alfa Romeo, ma anche il primo modello del marchio ad essere prodotto interamente fuori dall'Italia. Ciò infastidisce chiaramente l'attuale ministro italiano dell'Industria, Adolfo Orso, motivo per cui recentemente è uscito in pubblico con alcune dichiarazioni esplosive. La Reuters ha citato le parole di un esponente del partito di destra del governo nazionale, Fratelli D'Italia: “Un'auto chiamata Milano non può essere prodotta in Polonia. Ciò è proibito dalla legge italiana”.

Legge sulla salsiccia, sul vino e sul formaggio

In effetti, nel 2003 in Italia, sotto l’allora Primo Ministro Silvio Berlusconi, è stata approvata una legge, che è la legge a cui Orso fa ora riferimento. Prevede che anche i prodotti con “aspetto italiano” debbano essere fabbricati in Italia. In caso contrario, affermeranno falsamente di essere italiani. Come ad esempio il parmigiano, che sotto forma di scarpa in realtà non proviene da un paese dell'Europa meridionale. Oppure pasta, carne, salumi o vino e prosecco se il nome del prodotto indica che provengono dall'Italia ma in realtà vengono spediti da altri paesi del mondo.

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La legge prende di mira principalmente il cibo e altri prodotti agricoli. Ma secondo Orso si può applicare anche ad auto come l'Alfa Romeo Milano. “Questa legge dice che non si possono fare dichiarazioni che possano trarre in inganno il consumatore. Quindi un'auto che porta il nome Milano deve essere prodotta in Italia”, dice il ministro, il cui dicastero si chiama ufficialmente “Ministero delle Imprese e del Made in Italy”. Altrimenti si tratterebbe di un'affermazione ingannevole, cosa non consentita dalla legge italiana.

Conflitto tra governo e Stellantis

La mossa di Orso è il culmine dell'attuale conflitto tra il governo conservatore di destra a Roma e la casa automobilistica euro-americana Stellantis, che, oltre all'Alfa Romeo, comprende diversi altri marchi automobilistici italiani dell'ex gruppo Fiat. E quelli dell’ex francese PSA e del gruppo americano Chrysler. C'è anche Opel e la sua filiale britannica Vauxhall. Il nocciolo della questione è che il governo guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, che è anche leader del partito “Fratelli d'Italia”, vuole costringere Stellantis a produrre più automobili e fornitori di componenti in Italia. Secondo Reuters, lo Stato vuole obbligare l'azienda a produrre almeno un milione di automobili all'anno in Italia.

Alfa Romeo ha risposto a precise richieste dell'Alfa Romeo Motore auto e sport Non ho ancora commentato la critica di Adolfo Orso. Almeno il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, è contrario, sostenendo il prezzo eterno. Secondo il sito web di notizie automobilistiche, il fatto che l'Alfa Romeo Milano sia stata prodotta in Polonia invece che in Italia ha ridotto il suo prezzo di 10.000 euro. Le definizioni esatte per il nuovo modello entry-level non sono ancora state annunciate, ma la variante base, la Milano Ibreda ibrida da 136 CV, dovrebbe costare circa 30.000 euro. Si dice che la versione elettrica costerà 40.000 euro.

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Quali sono le conseguenze di una disputa sul nome?

L'uscita sul mercato dell'Alfa Romeo Milano è prevista per l'estate. Difficile immaginare che Stellantis riesca ad aumentare la produzione del modello in Italia nel breve periodo e allo stesso tempo a mantenere i prezzi a un livello competitivo. Soprattutto perché uscirà dalla catena di montaggio di Tychy insieme ai modelli gemelli Fiat 600e e Jeep Avenger, che tecnicamente sono basati sulla stessa piattaforma CMP ed e-CMP (Common Modular Platform). È anche improbabile che l'Alfa Romeo si limiti a rinominare il modello. Dal punto di vista delle pubbliche relazioni e del marketing, sarebbe un enorme disastro, soprattutto considerando l’hype generato inizialmente attorno al nome.

SÌ. Sembra italiano, sembra italiano e dovrebbe essere più italiano.NO. Allora l’auto sarà più costosa e quindi forse meno competitiva.

L'Alfa Romeo Milano, che prende il nome dalla città natale del produttore, è al centro di polemiche sulla sua produzione in Polonia. Un alto politico italiano sostiene che produrre un'auto con questo nome in Polonia equivarrebbe ad ingannare il consumatore e quindi sarebbe illegale. Come finirà il conflitto è attualmente completamente aperto.