Non si sceglie la famiglia, come la star del cinema Oliver Masucci (54, “He’s Back”) lo sa fin troppo bene.
Ha un rapporto molto speciale con suo padre Benno (76 anni). Lo racconta nella sua attuale autobiografia, “Träumertanzer” (La vita di Luppi). È stato picchiato da lui durante l’infanzia e la giovinezza.
Quando aveva 21 anni, ha risposto con forza. Da allora c’è stata la pace. Bild incontra Oliver Masucci alla Fiera del Libro di Francoforte.
L’attore spiega così la lite familiare: “Era come Tom e Jerry. Era un gioco. Uno correva dietro all’altro. E ad un certo punto non riusciva più a raggiungermi perché ero più veloce. Ciò che non era tutto ciò che avevo pianificato era che mi sarei fermato ad un certo punto.” cosa.
Suo padre era sorpreso. Masucci: “Mi ha chiesto perché avevo smesso. Io ho detto: Perché sono più forte di te, e sono più grande adesso, e scappo solo per rispetto. Voleva delle prove. L’ho colpito alla mascella e poi è caduto”.
Masucci dice che non era un ragazzo facile. “Certo, ho infastidito mio padre fino al punto di crollare. Mi ha dato un ottimo gol, era sopraffatto dalla mia educazione, dalla lingua tedesca, dal tentativo di controllarmi e lavorava duro tutto il tempo.
L’attore non è un bambino traumatizzato, ama il padre: “Non sono una vittima. Sono riuscito a pensare a tutto questo da solo. E amo mio padre. È un padre di famiglia, come me. Sì, è un patriarca. Ma non è stato neanche facile. È stato vittima di bullismo da parte di mia nonna, che si è ribellata a lui per tutta la vita perché era italiano. Quando lei si ammalò e ebbe un ictus, fu lui a tenerle la mano fino alla morte. Abbiamo superato il razzismo in famiglia cucinando insieme, con involtini tedeschi e involtini italiani.
Tuttavia, non ci fu alcuna discussione tra lui e suo padre. “Ma lui ama i libri e io credo nella tolleranza. Questo è importante in ogni famiglia.”
“Tendente ad attacchi di apatia. Risolutore di problemi. Appassionato di Twitter. Aspirante sostenitore della musica.”
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