“Non soddisfa i requisiti”
La Cina lotta con il vertice di pace in Ucraina, la partecipazione è “difficile”
31 maggio 2024 alle 16:06
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A giugno la Svizzera ospiterà un vertice di pace in Ucraina. L’aggressore Russia non è invitato. Alla luce di ciò, i segnali di Pechino di allontanarsi dal vertice sono diventati sempre più chiari. Mosca si sente vendicata e descrive la conferenza come una perdita di tempo.
La Cina ha descritto la sua partecipazione alla prossima conferenza di pace ucraina in Svizzera come “difficile” alla luce dell’esclusione della Russia. Il portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning ha detto: “La natura dell’incontro non soddisfa i requisiti cinesi e le aspettative della comunità internazionale”. “Ciò rende difficile il coinvolgimento della Cina”. Ha aggiunto che la conferenza deve includere “una partecipazione paritaria di tutte le parti e una discussione equa di tutti i piani di pace”. “Altrimenti difficilmente la conferenza potrà svolgere un ruolo fondamentale nel ripristino della pace”.
La Russia non è stata invitata all’incontro previsto dal 15 al 16 giugno vicino a Lucerna. Il presidente ucraino Volodymyr Selinsky aveva chiesto la partecipazione della Cina e del presidente americano Joe Biden. Mosca concorda con la posizione cinese. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato: “Fin dall’inizio, la Cina ha avvertito dell’inutilità di tenere tali vertici senza la partecipazione russa”. Cercare la pace senza la Russia è “completamente illogico, privo di significato e una perdita di tempo”. La Cina descrive il suo ruolo nella guerra in Ucraina come neutrale.
Tuttavia, Pechino viene criticata da paesi occidentali come gli Stati Uniti per non aver condannato l’attacco russo. Il presidente del Cremlino Vladimir Putin è stato ospite in Cina più volte dall’inizio della guerra. Anche il ministro della Difesa cinese Dong Jun ha sottolineato la posizione “obiettiva e neutrale” della Cina a margine della conferenza sulla sicurezza di Shangri-La, ha annunciato il portavoce di Dong Wuqian. “Siamo impegnati a mantenere la nostra promessa di non armare nessuna delle parti in conflitto”, ha detto Wu. Ha aggiunto: “La Cina continuerà a promuovere i negoziati di pace e a svolgere un ruolo costruttivo, ma ci opponiamo fermamente all’accusa degli Stati Uniti”.
I paesi occidentali accusano la Cina di fornire alla Russia tecnologia che può essere utilizzata anche per fabbricare armi. La conferenza in Svizzera precede il vertice del G7 nella vicina Italia. Si spera quindi che diversi capi di Stato e di governo, come ad esempio il cancelliere Olaf Scholz, partecipino personalmente ai colloqui in Svizzera. Del G7 fanno parte Germania, Stati Uniti, Francia, Italia, Gran Bretagna, Canada e Giappone.
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