UNIl lunedì è “Ferragosto”, la festa alta delle festività natalizie della festa cattolica dell’Assunzione della Vergine Maria. E l’Italia è in piena estate Propaganda. Questo non è accaduto dalla fondazione della Repubblica nel 1946. Le elezioni si tengono sempre tra febbraio e giugno. Il Parlamento, ormai prematuramente sciolto, sarà rieletto il 25 settembre. Né i politici né i sondaggisti sanno cosa penseranno gli elettori della campagna “Under the Parasol”. La stanchezza politica aumenterà ulteriormente? Voteranno meno persone?
Ora c’è una sorta di segnale di partenza per la fase accesa della campagna elettorale Enrico Letta Eliminato. Fu anche una bordata del leader del Partito socialdemocratico contro Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia. Letta ha accusato Meloni di “cambiare aspetto e incipriarsi”. Ma non è immune alle frodi sulle etichette e puoi vedere anche il partner di Viktor Orban sotto il trucco.
La Meloni ha ribattuto che rispondendo a “Cara Letta” si stava rendendo misogina attraverso la metafora incipriante: a quanto pare le donne dovrebbero “prendersi cura del trucco e delle borse” invece della politica. In secondo luogo, la posizione dei fratelli italiani in politica estera e di difesa è “chiara e coerente”: la “stella polare” di orientamento affidabile è “la difesa degli interessi nazionali dell’Italia”. Certamente non si accettano i consigli dei presunti fautori del partenariato transatlantico, pur portando a bordo “la sinistra radicale nostalgica-sovietica”. “Non abbiamo bisogno di polvere e lo stucco non può coprire le tue probabilità”, sputò Melony.
Fino al 40 per cento sono ancora indecisi
Da un lato, la decisa alleanza elettorale di Letta con la Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni, dall’altro, sullo sfondo dei dibattiti tra i contendenti alle più alte cariche di governo. Il leader di sinistra è stato membro del Partito Comunista della Ricostruzione ortodossa per 17 anni. Dopo il crollo del Partito Comunista Italiano leale a Mosca nel 1991, hanno preferito marciare con falce e martello. Il prezzo dell’alleanza di Leta con l’estrema sinistra è stato che il partito liberale di sinistra Azion, guidato dall’ex ministro dell’Economia Carlo Calenda, si è ritirato dalla coalizione Leta.
D’altra parte, l’attacco con la polvere di Leta contro Meloni rappresenta il loro ultimo attacco mediatico internazionale. Con il 24 per cento di approvazione nel sondaggio, i fratelli Meloni in Italia sono un punto percentuale in più rispetto ai socialdemocratici di Letta. Inoltre, con la Lega di destra di Matteo Salvini (14 per cento) e Forza Italia democristiana di Silvio Berlusconi (8 per cento), Meloni ha due potenti e leali alleati. Letta non aveva tali partner a sinistra e soprattutto nel centro politico, nonostante una campagna di violenta agitazione in più direzioni. Alcuni sondaggisti e politologi ritengono che le possibilità di Letta di unirsi a Meloni nella corsa per la residenza ufficiale del presidente del Consiglio, Palazzo Sigi, siano scarse. Anche se il 40 per cento degli elettori è ancora indeciso.
Comunque, Meloni, leggermente incipriato e molto sicuro di sé, si è seduto davanti a una telecamera, ha registrato un videomessaggio in inglese, francese e spagnolo e poi lo ha distribuito. “Dicono che se il mio partito vincerà le elezioni di settembre sarà disastroso, porterà a una svolta autoritaria, all’uscita dell’Italia dall’euro e ad altre sciocchezze del genere”, ha detto Meloni. Non c’è verità in queste bugie diffuse dal “potente circolo mediatico di sinistra”.
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