DEra un politico italiano di destra Giorgia Meloni per il governo tedesco Principio energetico Li ha accusati di prendere di mira solo gli interessi nazionali. In un discorso alla Confcommercio, l’associazione di categoria italiana, ha affermato che alla Germania non piace il prezzo massimo proposto per il gas russo perché il Paese perderebbe il suo vantaggio competitivo.
La Germania è “più ricca di altri paesi” e vuole approfittarne acquistando gas a prezzi più alti, ha detto Meloni, favorito alle elezioni politiche del 25 settembre, che presto vincerà la premiership. Mario Draghi può essere “Un tetto di prezzo non va bene per i tedeschi, perché se tutti possono risparmiare allo stesso livello, la Germania perde il suo vantaggio competitivo”, ha detto.
Questa argomentazione ha poco senso in quanto ancora oggi tutti detengono azioni allo stesso livello di prezzo del prezzo di mercato. Essere più ricchi degli altri è teoricamente un vantaggio anche a questo alto livello. Ma fatti e miti spesso coesistono nella campagna elettorale italiana.
Infatti è apparso il ministro dell’Economia Robert Habeck (Verdi) ha aperto al tetto massimo del prezzo del gas al recente vertice europeo. Ma non solo l’Ungheria, ma anche l’Austria ha alzato la voce contro di essa. I ministri dell’Energia hanno invitato la Commissione a continuare a esaminare questi e altri interventi di mercato. La Germania era inizialmente contraria al price cap, ma la situazione è cambiata.
“Non dobbiamo fare l’ultimo passo prima del primo”, ha affermato venerdì il cancelliere Schalls dopo un incontro con il presidente del Consiglio dell’UE Charles Michel. Per prima cosa dobbiamo vedere come è la situazione negli altri paesi dell’UE. Non tutti i paesi hanno impianti di stoccaggio del gas pieni come in Germania. Il cancelliere ha fatto riferimento alla minaccia del presidente russo Vladimir Putin In caso di un price cap europeo, la fornitura all’Europa dovrebbe essere completamente interrotta.
Anche i Paesi Bassi sono stati criticati
A prescindere da questi fatti, però, Nicola Procaccini, eurodeputato del partito Fratelli d’Italia di Meloni, ha denunciato in un indirizzo a Berlino: Germania e Olanda sono gli “unico” Paesi che bloccano il price cap sul gas russo.
Sul sito web del suo partito ha criticato la “brutale sovranità di Amsterdam e Berlino”. Una coalizione di partiti “socialisti” blocca il tetto dei prezzi. “Intanto Putin ti ringrazia profusamente”, dice Procaccini. Meloni ha detto a Confcommercio che i Paesi Bassi vogliono bloccare il price cap perché la borsa elettrica europea ha sede ad Amsterdam, che sarebbe particolarmente vulnerabile agli interventi.
L’Europa non è un luogo per l’unità
Meloni, attualmente in testa alle urne per le elezioni presidenziali, ha usato le sue accuse contro Germania e Olanda come una critica fondamentale all’Europa a Roma. Europa Non un luogo di unità, ma “un luogo dove tutti difendono i propri interessi nazionali”.
Quindi l’Italia deve fare di più rispetto al passato. Per calmare le cose, ha subito detto che “non vuole lasciare l’Europa o prendere le distanze dall’Europa”. Nel 2019 Meloni ha descritto l’abbandono dell’euro come opzione. Nel 2015 lo ha apertamente sfidato. Oggi non c’è posto per parlarne.
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