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L’Italia dovrebbe accelerare la realizzazione di una rete unica per evitare ritardi nella banda larga: ministro

File foto: nuovo logo di Telecom Italia, trovato il 25 maggio 2016, presso la sede di Rossano a Milano, Italia. REUTERS / Stefano Rellandini

MILANO (Reuters) – L’Italia deve completare un piano a lungo ritardato per costruire presto un operatore di rete integrato per accelerare la produzione a banda larga, ha detto giovedì il ministro dell’Innovazione Vittorio Colov.

Il governo sta cercando di creare una rete nazionale unendo gli asset di rete fissa dell’ex monopolio telefonico Telecom Italia (DIM) con l’emittente statale CTP e un piccolo operatore di banda larga chiamato Open Fiber, che possiede la linea elettrica.

Un simile accordo è visto come un modo per chiudere le divisioni digitali dell’Italia con altre parti d’Europa ed evitare la duplicazione degli investimenti.

Ma il piano, inizialmente approvato da DIM e CDP lo scorso anno, non è ancora stato finalizzato e non è ancora chiaro in quali termini il nuovo governo, guidato da Mario Draghi, voglia attuarlo.

“Non possiamo essere in una situazione di attesa che minacci i piani e la tempistica del lancio della banda larga finanziato dal Programma europeo di ripresa”, ha detto Kolao durante un’audizione parlamentare.

“Dobbiamo trovare una soluzione per accelerare il processo di lancio”, ha detto l’ex capo della società di telecomunicazioni Vodafone.

Kolov ha detto che il finanziamento per il programma europeo di credito di prossima generazione destinato alla digitalizzazione sarebbe “sostanziale” a 40 40 miliardi ($ 47,7 miliardi).

($ 1 = 0,8382 euro)

Relazione di Elvira Polina; Scritto da Maria Pia Quaclia; Montaggio di Giulia Secreti e John Harvey