In che modo la FIFA aiuta i paesi ad arrivare a questo punto?
Comincia con la consapevolezza. L’argomento è ancora tabù in molte associazioni associate. Quindi stiamo davvero aumentando la consapevolezza e mostrando che questo è un momento di potenziamento. Anche l’istruzione e la ricerca sono importanti. Non si tratta solo di infrastrutture, ma anche di servizi igienici, spogliatoi e servizi. Stiamo cercando di imparare da modelli come il Chelsea e la nazionale femminile statunitense.
In Inghilterra, allenatori come Emma Hayes consegnano ogni mattina ai loro giocatori questionari sul ciclo femminile e le mestruazioni. È qui che dovrebbe andare il calcio femminile?
È un approccio interessante e penso che derivi dalle risorse che il club ha. Per noi è molto importante lavorare su qualcosa che sia accessibile a tutti in tutto il mondo. E assicurarsi che i giocatori capiscano perché questo è importante. Che capiscono come tracciare se stessi e la sessione. Rompi il presupposto che qualcuno nel suo periodo non possa esercitare. Per noi è importante che ogni ragazza e ogni donna comprendano il ciclo mestruale perché fa parte della nostra vita.
Cosa ne pensi dello sviluppo del calcio femminile in Germania negli ultimi anni?
Ci sono diverse pietre miliari. Uno dei momenti più belli della FIFA è stata la Coppa del Mondo 2019 in Francia. Ciò ha spinto molte associazioni affiliate ad agire non solo sulle loro squadre nazionali, ma anche sulle strutture che le circondano. Uno dei più grandi successi nel 2022 è stato il fatto che il Campionato Europeo femminile ha avuto così tanto successo e che la Germania è arrivata lontano nel torneo. Abbiamo visto record di pubblico. In questi tornei, i paesi possono imparare gli uni dagli altri. È nostro compito diffondere questa conoscenza e anche chiarire le lacune su cui i paesi devono lavorare. C’è molto potenziale, soprattutto in Germania. Sono successe molte cose sul calcio femminile. Speriamo di vederlo anche in futuro.
Cosa resta dell’Europeo in Inghilterra?
L’Europeo di quest’anno ha sicuramente spinto ancora di più la mentalità intorno al calcio femminile. A parte il fatto che i record di presenze sono stati battuti, il calcio femminile, soprattutto in Inghilterra, è ben sviluppato e c’è molto interesse. Vediamo una grande influenza dall’Inghilterra su altri paesi europei. La portata globale ci consente anche di celebrare le pietre miliari che accadono in Europa. Questo dinamismo creato dai mercati emergenti può certamente essere sentito in tutta Europa. Ora è una delle missioni della FIFA assicurarsi che nei mesi precedenti la Coppa del Mondo femminile del 2023 possiamo farlo anche nella competizione nazionale.
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