La nuova Serie A tutta goal e rimonte

Paradosso dei paradossi: i campioni lasciano e il campionato di A diventa più interessante!

Finalmente la Serie A, dopo anni di attesa, è tornata a essere equilibrata e spettacolare come lo era negli anni ’90. E tutto questo, se ci pensate, è strano, perché molti campioni la scorsa stagione hanno lasciato il nostro campionato per accasarsi altrove. Di solito sono loro, i campioni, che attraverso le loro giocate e con la loro presenza (ingombrante) sanno come nobilitare un torneo rendendolo assolutamente imperdibile. Di solito, appunto, visto che questo non è il caso italiano; da noi succede tutto il contrario, che due cannonieri come Lukaku e Cristiano Ronaldo partano e che la Serie A all’improvviso migliori! Paradosso dei paradossi non c’è che dire, eppure il calcio è magico anche per questo, perché è una scienza talmente inesatta da sembrare qualche volta fantascienza. Forse è solo un caso se la stagione 2021-2022 è partita con il botto, come non succedeva da tempo, tra goal a raffica e rimonte continue, o forse l’equazione “più campioni, più spettacolo” in fondo lascia il tempo che trova. Siccome non saremo mai in grado di risolvere questo enigma che ha per protagonista il pallone, prendiamo atto delle novità che riguardano la Serie A e intanto ne approfittiamo per pavoneggiarci un po’ di fronte a tornei prestigiosi come la Premier League, con cui stiamo riducendo il gap, e nemmeno ce ne eravamo accorti! Una bella gioia però a metà, considerando che superare la Premier League non è ancora cosa fattibile; troppa la distanza in termini di atletismo, che permette a tutte le squadre inglesi di correre a perdifiato per 90 minuti. In Italia, se va bene, per adesso dobbiamo accontentarci di soli 60 minuti, e poi iniziano le pause, fatte soprattutto di “svenimenti” improvvisi di calciatori appena toccati dall’avversario di turno.

Il bello del nostro calcio

Da tempo non assistevamo a un campionato di calcio così imprevedibile; se i non tifosi ringraziano, a non ringraziare sono invece i tifosi che hanno l’amaro in bocca a causa di sconfitte non pronosticabili durante i 90 minuti. Da un lato abbiamo dunque chi esulta per la vittoria del fortissimo Napoli in rimonta sulla Juventus o per la vittoria dell’Inter in rimonta sulla Fiorentina, e dall’altro lato abbiamo chi non si capacita di come sia stato possibile un sorpasso azzurro o nerazzurro, considerando come stavano andando le cose in campo durante quegli incontri. Ciò che invece risulta prevedibile, a quasi due mesi di distanza dall’inizio del torneo, è che il meteo previsto su quasi tutti i campi di Serie A fa e farà registrare sempre e solo pioggia, una pioggia di goal! L’Inter che ne fa 6 al Bologna, Il Napoli che ne fa 4 alla Sampdoria, Lazio e Roma che si fermano a un totale complessivo di 5, e potremmo così continuare a elencarvi gli incontri in cui le formazioni protagoniste non si sono certo risparmiate “dandosele di santa ragione” a suon di reti violate. Metamorfosi di un avvincente inizio di campionato in cui, tra le altre cose, regna l’equilibrio e la non applicazione della fase difensiva, che invoglia ancor più i tifosi ad andare allo stadio la domenica o il mercoledì.

Colpo di scena: la Juventus sta tornando

Questa piccola-grande rivoluzione del pallone nostrano ai massimi livelli avrà ripercussioni non solo per quanto riguarda la classifica da qui a fine maggio, ogni settimana all’insegna dei colpi di scena, ma anche per quanto riguarda le quote calcio, sempre più imprevedibili e a tratti impronosticabili. Questo, d’altronde, è il prezzo da pagare quando si ha a che fare con la nuova Serie A tutta goal e rimonte, e gli scommettitori, e non solo loro, sanno bene di cosa stiamo parlando. E probabilmente lo sapranno ancora meglio tra qualche mese, quando la Juventus risalirà, come per magia, almeno al 2° posto, verso il paradiso delle posizioni che contano. Forse non riuscirà a riprendersi la vetta – sarebbe possibile solo il Napoli rallentasse – ma almeno impensierirà le grandi come Inter, Lazio, Milan e Roma, dopo essere stata impensierita a sua volta dalle “piccole” Spezia e Sampdoria.

Frediano Mele

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