La noia dopo un inizio burbero
Cosa sta succedendo sulla “scena del crimine” della Foresta Nera?
Scritto da Julian Witten
06/11/2022, 22:05
Tobler e Berg non sono necessariamente i detective delle “scene del crimine” più interessanti. In alternativa a tutti i problemi delle grandi città, in realtà va benissimo. Tuttavia, per la seconda volta consecutiva, i creatori confondono la bassa velocità con la noia estrema.
Forse non c’è nessun altro formato TV in Germania con una qualità così instabile come “Tatort”: a volte c’è un ottimo intrattenimento televisivo, spesso c’è la media nei fine settimana e di tanto in tanto C’è anche un completo fallimento assoluto.
Ma non importa quanto buono possa essere un caso (agli occhi di un critico), scriverne in realtà è sempre un bel lavoro, se è solo per la bella posta che ricevi quando i lettori non sono d’accordo.
È diverso con “l’aspetto degli altri”, e sfortunatamente non in senso positivo. Certo, 3 punti su 10 su una scansione rapida, questo richiede fondamentalmente un elenco. Seguita da una domanda su quella che è diventata la “scena del crimine” della Foresta Nera, iniziata in modo promettente dopo nove episodi e una recensione di un’intervista. Ma questa sarebbe solo una versione audace Recensione del collega Ingo Schiele a febbraio dell’ultimo caso di Breisgauer: All’epoca c’era anche un punteggio di 3 su 10 per “La confessione di Sara”, in parte perché il principale sospettato era “giocato con un misto di eloquente tristezza e una discreta dose di indifferenza”.
Il principale sospettato nel nuovo caso ha un nome diverso, ma a parte questo c’è un alto rischio di déjà vu: “Sandra Vogt (Lisa Hagmeister) si sta comportando in modo completamente negligente e apparentemente indifferente a quello che sta succedendo”, diciamo per ora un rapido controllo. In entrambi i film, questa è una decisione registica piuttosto sfortunata, dopotutto i commissari Tobler (Eva Lobau) e Berg (Hans-Jochen Wagner) non sono i detective di strada più ardenti in Germania per natura.
Cibo incurante dritto
È già chiaro: la “scena del crimine” nella Foresta Nera è stata creata fin dall’inizio come alternativa ai problemi talvolta sollevati delle grandi città. Ma il ritmo più basso e la minore stravaganza investigativa non significano necessariamente una perdita di suspense. Il fatto che SWR ora regali una tariffa così divertente per la seconda volta consecutiva è un po’ sconcertante.
È particolarmente negativo, perché l’argomento merita un resoconto migliore: “Le opinioni degli altri” raccontano una tragedia familiare e vogliono sollevare la questione della nostra posizione come società. Cosa ci unisce, cosa ci separa e come potrebbero essere le nostre vite insieme in futuro. Ma nonostante tutte le grandi domande, questa “scena del crimine” è molto più grande delle sue piccole dimensioni. Cito ancora il mio collega Shell: “Finalmente c’è impotenza e la speranza che le cose tornino presto nella Foresta Nera – in generale, che sfondo è sempre più passato in secondo piano, ma molto promettente”.
“Tendente ad attacchi di apatia. Risolutore di problemi. Appassionato di Twitter. Aspirante sostenitore della musica.”
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