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Imprese in Germania: in aumento la costituzione di grandi imprese

Imprese in Germania: in aumento la costituzione di grandi imprese

Stato: 08/12/2021 13:58

Con la fine della pandemia, l’audacia imprenditoriale inizia a muoversi: nella prima metà dell’anno sono state fondate migliaia di grandi aziende in Germania, più di quanto non fossero prima della crisi del Corona.

L’Ufficio federale di statistica ha affermato che nella prima metà del 2021 sono state costituite in Germania 65.600 buone aziende, la cui forma giuridica e il numero di dipendenti indicano una maggiore importanza economica.

Questo è stato un aumento del 13,1% per le startup rispetto alla prima metà del 2020, che è stata duramente colpita dal primo arresto del coronavirus. L’Ufficio federale ha spiegato che il recente aumento delle start-up “è principalmente legato al basso livello dello stesso periodo dell’anno scorso”. Vale la pena notare, però, che c’è stato anche un aumento rispetto al livello pre-crisi. Il numero di startup è stato del 2,5% in più rispetto alla prima metà del 2019.

Meno micro e piccole imprese

Il quadro è più differenziato tra le imprese più piccole. Il numero di piccole imprese di nuova costituzione nel periodo gennaio-giugno è stato di circa 67.400, l’1,0 per cento in meno rispetto al livello dell’anno precedente. Rispetto al primo semestre del 2019 si registra un calo del 21,9 per cento.

D’altra parte, la pandemia di Corona ha spinto più persone a iscriversi ai cosiddetti lavori part-time. Il loro numero è stato di circa 176.500 nella prima metà dell’anno, con un aumento del 26% rispetto all’anno precedente. In quest’area spiccano i servizi postali, postali ed espressi con il 100% e la produzione di mobili con un incremento dell’84,5%.

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Meno compiti di lavoro

D’altra parte, è probabile che gli aiuti del governo per combattere le epidemie abbiano fatto sì che meno persone abbiano dovuto abbandonare la propria azienda. Nel primo semestre dell’anno sono state completamente cancellate circa 201.000 società, l’1% in meno rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2019, il numero è inferiore del 18,3%. In merito a questo calo, gli statistici hanno affermato che le misure di sostegno del governo mirano ad “alleviare le conseguenze economiche dell’epidemia sui commercianti e impedire la chiusura delle attività”.