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Il ritorno di Nina dopo lo scandalo Corona: la cantante non mangia il pane…

Il ritorno di Nina dopo lo scandalo Corona: la cantante non mangia il pane…

Nina ad un concerto nel 1984. (Fonte: foto imago)

Anche se non eri un fan, non c’era modo di superare Gabriel Susan Kerner nei decenni successivi. Sono piovuti successi consecutivi, storie di “Bravo”, Golden Auto, film, tour, premi e altro ancora. Per la prima volta alla fine degli anni ’90 è passata da ascoltatrice abituale a spettatore professionista. Nina era in città, nella mia città natale, per l’esattezza, a Kiel. E scrivevo regolarmente per la pagina delle scene di Kieler, la rubrica quotidiana di musica di Kieler Nachrichten.

La star di Nena era leggermente affondata e il suo posto non era la spaziosa Ostseehalle, dove i THW Kiel di solito battevano gli avversari di fila, ma il Max Music Hall, un club di dimensioni solide, dove giocavamo grunge con la nostra squadra che presentava gli Spurs . La signora Kerner ha tenuto uno spettacolo avvincente e presentabile con molta energia e un’orchestra meravigliosa. Ho raccolto le mie vivaci critiche a Keller Natterchten in una lettera aperta: “Cara Nina, non mi aspettavo che fosse così buono!”

Nina in uno spettacolo alla fine degli anni '90.
Nina in uno spettacolo alla fine degli anni ’90. (Fonte: foto imago)

Nina l’ha letto prima? Non lo so. Quello che è certo, però, è che non ci è voluto molto per rivederci. Quando stavo crescendo, mi sono trasferito ad Amburgo e sono stato nominato editore musicale presso AOL Germany. Boris era dentro. Ero in negozio andava bene per un po’. Sessions@AOL era il nome del format live che un team guidato dal produttore Moritz Krebs organizzava regolarmente nel nostro studio a Millerntorplatz. Alcune delle canzoni in una versione audio, così come un’intervista, sono tutte eleganti e vale la pena guardarle. Oltre a Tocos, Reamonn, Fantas e pochi altri, anche Nena sarà ospite un giorno.

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Per favore, non cuocere per Nina

La produzione dura quasi tutto il giorno, in qualche modo non procede bene. Voglio dire, all’inizio c’erano dei fastidi tecnici e la signora Kerner semplicemente non era dell’umore giusto per scegliere. Qualche chiodo qui, tardi là, aspetta, aspetta, aspetta, poparten. Nel mezzo della Nina – sì, cosa in realtà? – L’assistente, così dovresti chiamarla, che, dopo un piccolo malinteso nella preparazione del buffet, ha sussurrato lo slogan dell’intolleranza dell’artista a tutti coloro che lo volessero sentire o meno: Nina non mangia il pane. Per scriverlo ancora: Nina non mangia il pane. Rafano; Sottaceti della ragazza del pomodoro. Tutto bene e bene, solo no, avete indovinato, esattamente: niente pane.