Il nuovo governo di destra italiano, guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, sta inasprendo le regole per le organizzazioni umanitarie che salvano i rifugiati in mare. Il gabinetto ha deciso mercoledì sera che le navi dovrebbero tornare in porto “immediatamente” dopo i soccorsi in mare, piuttosto che dedicare più tempo alla ricerca di altre barche di rifugiati in mare.
Le ONG devono informare i migranti soccorsi sulle loro navi che possono cercare protezione ovunque nell’UE. I capitani possono essere multati fino a € 50.000 in caso di violazione. Ripetute violazioni possono comportare il sequestro della nave.
Da quando è entrato in carica a ottobre, il governo ha preso di mira le attività delle agenzie umanitarie, accusandole di usare il loro lavoro a vantaggio dei trafficanti. Le ONG respingono le accuse e criticano le nuove regole perché mettono in pericolo vite umane.
In Italia arrivarono circa 102.000 immigrati
Riccardo Gatti, capo della nave di soccorso di Medici Senza Frontiere, ha dichiarato giovedì a La Repubblica che l’ordine fa parte di una strategia che “aumenta il rischio di morte per migliaia di persone”. “
Circa 102.000 migranti sono arrivati finora in Italia nel 2022, secondo i dati del Ministero dell’Interno. Solo il dieci per cento di loro avrebbe raggiunto l’Italia su navi di proprietà di organizzazioni umanitarie. (Reuters)
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