Toscana Calcio

Informazioni sull'Italia. Seleziona gli argomenti di cui vuoi saperne di più su Toscana Calcio

I resti del virus nel nostro DNA possono favorire la demenza

I resti del virus nel nostro DNA possono favorire la demenza

Anche emozionante: demenza e Alzheimer: questa è la differenza > >

Questi virus sono chiamati retrovirus. Una volta che hanno accesso al nostro DNA, le loro informazioni genetiche rimangono nel nostro genoma per diverse generazioni di virus. Tuttavia, col passare del tempo, si verificano errori di trascrizione anche nel nostro genoma e le informazioni sui virus diventano inutilizzabili.

Come hanno detto i ricercatori in un nuovo studio in Giornale della comunicazione sulla natura Tuttavia, come abbiamo ora scoperto, i resti inutilizzabili dei virus nel nostro DNA possono avere conseguenze impreviste per la nostra salute in futuro.

I ricercatori sospettano che i resti dei geni virali – proteine ​​specifiche che i virus effettivamente attaccano alle nostre cellule – potrebbero favorire l’aggregazione nei tessuti delle nostre cellule nervose. Le proteine ​​​​tau possono quindi depositarsi su questi grumi, provocando la morte dei neuroni.

La demenza e altre malattie neurodegenerative sono innescate da questi aggregati proteici. Il fatto che si formino depositi nel nostro cervello potrebbe essere dovuto anche ai resti di retrovirus.

La demenza può essere curata presto?

I risultati della ricerca mostrano un potenziale punto di partenza per come la demenza e altre malattie neurodegenerative potranno essere meglio trattate in futuro.

saperne di più: Questo sport è particolarmente utile nella prevenzione della demenza > >

Se ulteriori ricerche confermassero che i residui virali costituiscono una base indesiderata per l’aggregazione delle proteine ​​nel cervello, è possibile sviluppare nuove terapie che colpiscano specificamente questi residui virali. In questo modo non si formeranno grumi.