I populisti di destra vogliono estromettere Christian Greco, direttore di successo del Museo Egizio di Torino. Ora corre in suo aiuto il ministro della Cultura Meloni.
Sono trascorsi 225 anni da una delle testimonianze linguistiche più importanti al mondo. La Stele di Rosetta, riscoperto dai soldati napoleonici in Egitto; La scoperta – oggi al British Museum di Londra – ha fatto scalpore. Un frammento di stele del 196 a.C. contiene un decreto in tre diverse scritture, aiutando così a decifrare gli enigmatici geroglifici egiziani. C’è quindi una certa ironia quando il ministro italiano della Cultura Gennaro Sangiuliano certifica a Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, che “non capisce la Stele di Rosetta, ma ha lavorato con dedizione e successo”. Il ministro scrive in una lettera di non conoscere personalmente Greco, “ma ha un’ottima reputazione e molti credono che abbia fatto un buon lavoro. Di questo non posso che esserne felice”. Contro di lui non c’è nessun pregiudizio e tanto meno una campagna di minacce per “cacciarlo”.
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