“È stato una specie di Giro perfetto”, ha detto Pogacar. “È pazzesco. Non potevo immaginarlo.” Tim Merlier ha vinto la tappa finale della corsa a gironi davanti al Colosseo, davanti all’italiano Jonathan Milan. Il belga ha festeggiato la sua terza vittoria di tappa, e solo Pogacar ha ottenuto di più quest’anno vincendo sei tappe.
Con la vittoria di Pogacar al Giro d’Italia, che ha seguito Primoz Roglic come secondo vincitore sloveno nella storia della prima gara del Grande Giro di quest’anno, solo metà del lavoro è stato fatto. Quasi sei mesi fa, il prodigio del ciclismo annunciò di voler provare a vincere il Giro e il Tour. L’ultima volta che l’icona italiana Marco Pantani è riuscita a farlo è stato nel 1998, ma oggi questo compito è considerato praticamente irrisolvibile.
Pogacar vince il Giro con sicurezza
Dopo la Vuelta e il Tour de France, lo sloveno Tadej Pogacar ha ormai vinto tutti i Grandi Giri Nazionali con il Giro d’Italia. La stella 25enne ha vinto la classifica generale, quasi dieci minuti davanti al secondo classificato Daniel Martinez dalla Colombia.
Era già chiaro prima della partenza a Torino che Pogacar avrebbe probabilmente vinto il Giro se fosse rimasto senza cadute o malattie. Infine, il resto dei migliori corridori del Tour del mondo si è concentrato sul Tour de France. Ci si aspettava quindi che Pogacar passasse alla modalità manageriale una volta che avesse costruito un comodo cuscino sul secondo classificato: un’idea sbagliata.
Il talentuosissimo giocatore di Komenda ha vinto a piacimento. “Una vittoria è una vittoria, anche se solo per un secondo. In questo Giro è andata così”, ha detto Pogacar. Alla fine voleva solo finire la gara con il morale alto e con buone gambe un buon test per l’estate. “Ci sono riuscito, ed è per questo che sono felice.”
Doppio in vista
Le possibilità del raddoppio sono aumentate dopo l’offerta italiana. Non solo per la condizione in cui versa Pogacar. A suo favore gioca anche il fatto che i suoi rivali più forti Jonas Vengegaard, Remco Evenepoel e Roglic si siano riuniti tutti all’inizio di aprile. Evenepoel e Roglic inizieranno la prossima settimana le prove per il Classic Tour a Dauphine. Non è del tutto chiaro se il due volte vincitore del Tour Vingegaard sarà presente.
Dopo una pausa così lunga per infortunio, c’è da chiedersi se il danese sarà all’altezza di Pogacar. Questo sembra aver fatto un altro salto di sviluppo, che in realtà sembrava impossibile viste le sue qualità. In primavera ha vinto in solitaria la dura corsa su terra di 81 km della Strade Bianche, e ora è seguita una vittoria dominante al Giro.
107. Giro d’Italia
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