Il governo italiano torna a spingere per il nucleare Vuole costruire una centrale nucleare per la prima volta in quasi 40 anni. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha annunciato lunedì che il quadro giuridico necessario dovrebbe essere adottato entro la fine dell’anno.
Il governo vuole assicurare “la costruzione di nuove centrali nucleari di terza e quarta generazione in Italia”.
“Noi siamo Non vogliamo importare reattori nucleari da altri paesi. Vogliamo farli in Italia con la tecnologia e la scienza italiana da esportare in altri Paesi”, ha detto Urso a margine di un convegno economico a Milano.
Dopo Chernobyl, il più grande incidente nucleare della storia, nel novembre 1987 si tenne in Italia un referendum. Si è deciso di eliminare gradualmente l’energia nucleare. Nel giugno 2011 – tre mesi dopo il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone – l’allora governo guidato da Silvio Berlusconi votò un altro referendum. Il 94 per cento degli italiani è contrario al ritorno al nucleare.
Nel frattempo, però, l’atmosfera è cambiata notevolmente. La sicurezza energetica è diventata una questione importante, soprattutto dopo l’inizio della guerra d’aggressione russa in Ucraina, e l’Italia, come tutti gli altri paesi occidentali, si è tagliata fuori dal gas russo.
Anche il governo del primo ministro Georgia Meloni ritiene che l’energia nucleare sia necessaria come parte della politica climatica per ridurre le emissioni di gas serra. (Afp)
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