In Sicilia e in Sardegna la protezione civile ha ridotto sabato il rischio di incendi in diverse province. Temperature estreme e una siccità persistente hanno favorito le fiamme dalla fine di luglio. Le autorità sospettano che dietro molti degli incendi ci sia un incendio doloso.
ondata di caldo in spagna
In Spagna, la peggiore ondata di caldo estivo ha fatto sudare milioni di persone. Venerdì i valori sono saliti sopra i 40 gradi in molte regioni del Paese, compresa la capitale, Madrid. Come annunciato dal servizio meteorologico Aemet, nel pomeriggio sono stati misurati 46,1 gradi nella provincia andalusa di Córdoba. Il record nazionale di 46,9 gradi stabilito a Cordoba nel luglio 2017 era a portata di mano. Un portavoce di Emmett ha dichiarato: “Sabato sarà il giorno peggiore. Non si può escludere che il record venga battuto”.
Emmett ha lanciato l’allerta rossa fino a lunedì, soprattutto in diverse regioni dell’Andalusia. Il caldo intenso ha colpito anche i viticoltori spagnoli. Nella regione di Castiglia-La Mancia, dovevano iniziare presto la vendemmia, che di solito inizia a settembre. Si diceva che l’uva fosse già molto matura.
Inondazioni in Turchia
Nella regione turca del Mar Nero, 38 persone sono state uccise in relazione alle inondazioni. L’agenzia per i disastri, AFAD, ha detto che 12 persone sarebbero state curate in ospedale. Particolarmente colpite le tre province di Bartin, Kastamonu e Sinop. Venerdì il presidente Recep Tayyip Erdogan si è recato a Kastamonu e ha affermato che i luoghi distrutti sarebbero stati sostituiti con “posti migliori”.
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