Il film, diretto dal regista greco Giorgos Lanthimos, ha vinto un premio al Festival del cinema di Venezia. “Povere Cose” ha vinto il Leone d’Oro.
Il Leone d’Oro della Mostra del Cinema di Venezia va al film “Poor Things” del regista greco Giorgos Lanthimos. Lo ha annunciato sabato sera la giuria.
“Poor Things” è una versione pilota della storia di Frankenstein con protagonista l’attrice americana Emma Stone. Altri ruoli sono ricoperti da Willem Dafoe e Mark Ruffalo – e anche l’attrice tedesca Hanna Schygulla può essere vista brevemente. Il regista cinquantenne Lanthimos è noto per film come “La Favorita – Intrigo e Follia”, “L’Aragosta” e “Il Sacrificio del Cervo Sacro”.
Nella raccapricciante fiaba “Poor Things”, la Stone interpreta una donna incinta che si uccide per sfuggire agli abusi del marito. Lo scienziato Godwin Baxter (Willem Dafoe) trova il suo cadavere, entra nel cervello del suo bambino non ancora nato e la rianima. Ora chiamata Bella, ha l’età mentale di una bambina, ma è in costante sviluppo.
Il pubblico segue Bella mentre impara a muoversi e parlare. Alla fine fugge dai confini della casa Baxter e impara a conoscere la vita durante i suoi viaggi. Coloro che la circondano sono allo stesso tempo arrabbiati e affascinati dalla sua natura senza pregiudizi e sessualmente permissiva.
La Spaini vince il premio come migliore attrice
Sono stati distribuiti anche altri premi. Secondo la giuria, l’attore americano Peter Sarsgaard è il miglior attore. L’attore 52enne recita nel film drammatico di Michel Franco “Memory”. Ritrae un uomo affetto da demenza. “Memory” è un dramma sull’amore e la memoria. In una conferenza stampa a Venezia, Sarsgaard ha spiegato che il film lo ha colpito particolarmente per un legame personale: suo zio, al quale era molto legato, ha sviluppato la demenza in età relativamente giovane, come il suo personaggio nel film.
L’attrice americana Cailee Spaeny ha vinto il premio come migliore attrice. Nel film “Priscilla” (diretto da Sofia Coppola), l’attrice 25enne interpreta l’omonimo personaggio principale, la moglie temporanea di Elvis Presley.
Il film biografico è ispirato al libro di memorie di Priscilla Presley (78), Elvis and Me, e dipinge un nuovo ritratto del re del Rock ‘n’ Roll: quello di un uomo innamorato della sua fidanzata da dieci anni. Piccolo, ma allo stesso tempo controllandolo e tradendolo. Il dramma è raccontato dal punto di vista di Priscilla, che incontrò Elvis in Germania quando aveva 14 anni e si trasferì con lui a Memphis a 17. Spaeny ritrae una giovane donna piena di amore ma che diventa sempre più disperata dentro finché non si libera finalmente.
Premio alla regia per Garrone
Il regista italiano Matteo Garrone ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia. L’attore 54enne ha ricevuto il premio per il suo film drammatico “Io Capitano”. Il film racconta la storia di due giovani senegalesi dell’Africa occidentale che vogliono fuggire in Italia e durante il loro viaggio vivono esperienze orribili.
Il regista giapponese Ryusuke Hamaguchi è stato insignito del Gran Premio della Giuria. Il 44enne ha vinto il premio per il suo film “Il male non esiste” (in giapponese: “Aku wa sonzai shinai”), ha annunciato sabato sera la giuria.
Questo dramma tranquillo racconta la storia degli abitanti di un piccolo villaggio giapponese che vivono in armonia con la natura. Un giorno, la comunità del loro villaggio perde l’equilibrio. Un’azienda vuole costruire un glamping nel villaggio, contro il quale gli abitanti si ribellano.
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