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Viktor Orbán in conversazione con Giorgia Meloni a Roma

Viktor Orbán in conversazione con Giorgia Meloni a Roma

“Italia e Ungheria lavorano a stretto contatto nei settori dell’economia e della difesa”. Ha spiegato Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban in conferenza stampa a Roma dopo l’incontro con Giorgia Meloni.

Il primo ministro ha sottolineato che in Ungheria ci sono 600 aziende italiane che danno lavoro a 20mila persone e che si è sviluppato anche l’export. Ha aggiunto che nel campo della difesa, i soldati italiani di stanza in Ungheria all’interno della NATO rappresentano il gruppo più numeroso.

Viktor Orban ha sottolineato che l’obiettivo è quello di espandere la cooperazione al settore energetico. Per quanto riguarda questa cooperazione c’è finora un solo ostacolo: la Slovenia si è espressa contro la costruzione del gasdotto tra l’Italia e l’Ungheria, ma ha cambiato idea, ha detto il primo ministro. Ci sarà un tratto del gasdotto sloveno in modo da poter realizzare la connettività tra Italia e Ungheria

I terminali GNL italiani costituiranno un’importante fonte di diversificazione per l’Ungheria rispetto alle forniture orientali,

Ha sottolineato.

Viktor Orbán ha affermato che è nell’interesse sia degli italiani che degli ungheresi che l’economia dell’UE sia competitiva e non si isoli dai partner economici extraeuropei. Riguardo alla presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea, ha detto:

L’Ungheria vuole mettere sul tavolo un grande piano, il Patto Europeo di Competitività, perché è convinta che il problema più grande che l’Europa deve affrontare in questo momento sia il calo di competitività.

Il primo ministro ungherese ha spiegato che la transizione verde deve essere uno sforzo congiunto, non contro l’industria europea, ma in cooperazione con essa. Secondo lui è vergognoso che i paesi dei Balcani occidentali abbiano dovuto aspettare quindici anni per aderire all’Unione europea. “Possiamo dire sì o no, ma non dovremmo farlo”, ha detto il politico.

Per quanto riguarda la questione dell’immigrazione clandestina, Viktor Orban ha sostenuto la proposta del Primo Ministro italiano per una strategia europea globale per lo sviluppo dell’Africa.

Egli ha sottolineato che, secondo i calcoli, nei prossimi vent’anni la popolazione africana aumenterà di 750 milioni di persone. Si tratta del doppio della crescita demografica dell’intera Unione Europea. A suo avviso, in questa situazione ci sono due opzioni: o ci sarà un piano europeo di sviluppo per l’Africa per “mantenere gli africani a casa”, oppure ci sarà una insostenibile “migrazione di massa”.

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Giorgia Meloni ha definito eccellenti le relazioni bilaterali tra Roma e Budapest, sottolineando che l’Ungheria è un importante partner europeo per l’Italia e un alleato nella Nato. Il dialogo politico si è recentemente intensificato e le relazioni economiche sono state rafforzate. Il Primo Ministro italiano ha affermato che le aziende italiane mostrano un crescente interesse per il mercato ungherese.

Roma sostiene le priorità del Programma Budapest per la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, come affrontare la sfida del declino demografico, aumentare la competitività e rafforzare la difesa europea.

Ha spiegato.

Come accennato in precedenza, ci sono tensioni tra i due premier con Giorgia Meloni che ha accettato l’ingresso dell’estrema destra anti-ungherese Alleanza per l’unità dei romeni (AUR) dei conservatori e riformisti europei (ECR) e l’ingresso del partito Il partito ungherese Fidesz al governo sulla sua posizione nei confronti dell’Ucraina. Ma le dichiarazioni indicano che i partiti sono riusciti a mettere da parte questo conflitto nelle loro discussioni e concentrarsi invece su posizioni comuni.

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Via mti.hu, Immagine in evidenza: Zoltán Fischer/Ufficio Stampa del Primo Ministro/MTI