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Successi e prospettive per i diritti degli artisti in Italia

Successi e prospettive per i diritti degli artisti in Italia

A 10 anni dalla liberalizzazione del mercato, ITSRIGHT e ARTISTI 7607, che hanno guidato la riforma, hanno presentato i loro dati e spiegato i vantaggi della concorrenza e le opportunità future durante l’evento”Chi teme la liberalizzazione e perché?“Oggi Roma è stato mostrato.

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riforma

Ha partecipato una delegazione di artisti della musica e del cinema: Mario Biondi, Ottavio Dantone, Urbano Barberini, Paolo Calabresi, Elio Germano. E proprio il deputato Fabrizio Benzoni ha presentato il suo disegno di legge volto a completare il processo di liberalizzazione del settore.

La liberalizzazione del mercato dei diritti relativi è un modello funzionante. Ha restituito dignità al ruolo dell’artista, alla quale struttura egli può oggi scegliere di affidare la gestione dei suoi interessi; Ciò ha aumentato il numero di artisti che ora vengono regolarmente compensati per l’utilizzo delle loro opere; Oggi garantisce maggiore trasparenza, tempi certi e regole per la riscossione delle royalties; ha dato nuovo slancio al mercato modernizzando i rapporti con i fruitori di musica e film; Ha creato nuovi posti di lavoro e ha contribuito a promuovere un ambiente sostenibile che valorizzasse il lavoro creativo. Questi alcuni degli approfondimenti evidenziati durante l’incontro.

Nel settore musicale, ITSRIGHT, la società di gestione collettiva dei diritti connessi degli artisti e musicisti, ha confermato che la rappresentanza di artisti italiani e internazionali è passata da 1.000 nel 2014 a 280.000 oggi.

In totale i diritti distribuiti dall’inizio dell’attività (2010) ad oggi ammontano a 76,5 milioni di euro. Il 79% dei ricavi è stato distribuito agli artisti.

L’incasso dei diritti per il 2024 supererà i 15 milioni di euro; Di questi, 1,7 milioni di euro sono diritti incassati all’estero, grazie ad accordi con più di 50 associazioni di collezionismo internazionali in tutto il mondo.

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Gli investimenti in innovazione e infrastrutture informatiche, tema chiave per ogni moderna società di riscossione, ammontano oggi a 4,5 milioni di euro.

Nei rapporti con gli utenti, ITSRIGHT ha concluso migliaia di affari e dato nuovo slancio al settore introducendo un nuovo sistema di pagamento che ha rivoluzionato il settore.

ITSRIGHT è oggi una solida azienda con 36 dipendenti e dal 2021 una società benefit con progetti attivi nel settore sociale, soprattutto nella comunità musicale in cui opera.

Nel settore audiovisivo, Artisti 7607 – che rappresenta 3.500 artisti e ha guidato il processo di liberalizzazione del mercato dei diritti connessi, svolgendo un ruolo chiave nello smantellamento di monopoli inefficienti – sottolinea che la liberalizzazione affronta innanzitutto la situazione esistente. Per molti anni la riscossione e la distribuzione dei compensi agli artisti discografici è stata bloccata.

In questi anni, attraverso nuove trattative basate sull’analisi, Artisti 7607 è riuscita ad aumentare i salari equi per gli artisti e introdurre un solido sistema di welfare per gli artisti in Italia, comprendente assicurazioni, supporto legale e fiscale e sostegno sostenibile. per gli artisti in seminari di studio, ricerca, formazione e promozione, masterclass permanenti, workshop e sale prova gratuite in varie città italiane; Artisti 7607 ha introdotto il riconoscimento della recitazione come fase dell’attività professionale, che richiede sostegno economico e ha esteso la partecipazione alle autoregistrazioni.

Gianluigi Chiodaroli, presidente di ITSRIGHT, ha commentato: “La liberalizzazione ha dato nuovo slancio ad un settore prima soffocato. I vantaggi. La società di gestione collettiva è soprattutto una società di dati: per noi sono stati importanti gli investimenti nel settore informatico per monitorare da vicino la fruizione della musica e per garantire un’equa remunerazione per il lavoro creativo dei nostri artisti.

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Cynthia Mascoli, presidente di ARTISTI 7607 ha commentato: “Se lo siamo è perché la gestione dei diritti degli artisti non funziona in regime di monopolio, altrimenti non saremmo qui. La domanda che ci siamo posti fin dall’inizio, prima alcune, poi tanto, è sempre stato lo stesso: “Perché non funziona? ?” Per rispondere a questa domanda, insieme ad informatici, consulenti, collaboratori e staff, abbiamo creato un’alternativa. Adesso la risposta c’è, ed è semplice: gli artisti devono smettere di gestire i propri diritti e assumersi la responsabilità. Ora abbiamo le prove e i numeri per dimostrare che è possibile. Quindi, gli artisti vogliono “emancipazione”, voglio parlare del “sistema” che si è rivelato inadeguato a tutelare i loro interessi , ma non è ancora pronto ad affrontare questo inevitabile cambiamento e suggerisce un ritorno al monopolio.

Conclude il deputato Fabrizio Benzoni: “I benefici della liberalizzazione sono oggettivi e tangibili per tutta la categoria professionale, gli artisti che fanno della cultura italiana il meglio del mondo, anche in un mercato di nicchia come quello della mediazione dei diritti connessi. In questi dieci anni la liberalizzazione creerà un welfare sistema che prima non esisteva, consentendo ai titolari dei diritti di scegliere da chi farsi rappresentare e come”. Ha permesso di dare libertà e creare consapevolezza sull’esistenza di questi diritti. Tuttavia, il processo di liberalizzazione deve ora essere completato, alla quale mi unisco agli artisti nella lotta che ritengo giusta e sacra.

È GIUSTO

ITSRIGHT è una società di gestione collettiva (OGC) che gestisce il pagamento dei diritti connessi concessi ad artisti e produttori per la distribuzione pubblica di musica registrata, sia in Italia che all’estero. Oggi rappresenta più di 280.000 artisti e più di 500 produttori musicali italiani e internazionali.