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Google Pixel Buds A: scopriamo la grande novità del colosso americano!

Google Pixel Buds A: scopriamo la grande novità del colosso americano!

La tecnologia è diventata parte integrante della nostra quotidianità: l’abbiamo imparato in tantissimi settori, come ad esempio in ambito lavorativo, ma anche nel campo dell’intrattenimento sul web, dove ci sono sempre più portali, da sfruttare grazie ai numerosi bonus casino online.

In realtà non si tratta di una novità a tutti gli effetti, dal momento che per errore, il mondo intero le aveva già scoperte. Stiamo facendo riferimento ai Google Pixel Buds A: si tratta delle innovative cuffiette senza fili low cost che sono state realizzate da parte del colosso di Mountain View, che deve stare attento a Huawei e al lancio del nuovo sistema operativo HarmonyOS.

Presentati ufficialmente i Google Pixel Buds A

Finalmente, il marchio americano ha deciso di togliere i veli in maniera ufficiale alle nuove cuffiette wireless. Proviamo a scoprire quali sono le principali caratteristiche di questo nuovo prodotto di Big G. Si tratta di cuffie dalle dimensioni notevolmente ridotte, che sono in grado di garantire un alto livello qualitativo dal punto di vista del suono, senza dimenticare come uno dei punti di forza più evidenti sia rappresentato chiaramente dal prezzo, decisamente contenuto.

I nuovissimi Google Pixel Buds A rappresentano un prodotto che si dimostra al passo con i tempi, con un occhio di riguardo per l’aspetto economico. Difficile trovare delle cuffiette senza fili dal prezzo così vantaggioso, oltre che con una gamma di caratteristiche tecniche altrettanto valide.

Le caratteristiche tecniche

Molto interessante mettere in evidenza come diverse caratteristiche, in confronto al modello che ha fatto il suo esordio sul mercato l’anno scorso, non sono affatto cambiate. Giusto per fare un esempio, l’aspetto estetico, ma anche l’ergonomia, non sono mutati di una virgola.

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Cosa è cambiato, di conseguenza? Si tratta più che altro delle prestazioni audio che vengono garantite, ma è da sottolineare come Google abbia duramente lavorato anche dal punto di vista del miglioramento dell’interazione con l’assistente vocale di Google. Quest’ultimo, infatti, sarà ben presente su queste nuove cuffiette wireless, senza dimenticare come si potrà attivare molto facilmente mediante gli in-ear. Un vantaggio di non poco conto, considerato anche può tornare utile con delle traduzioni che effettua in tempo reale.

Questo nuovo prodotto viene lanciato sul mercato in una confezione del tutto particolare. Si tratta di un case a forma di ovetto, dal peso decisamente contenuto, che si caratterizza per avere una tipica colorazione bianca oppure proposto anche nella versione verde oliva, con una finitura opaca.

La sezione allungata di queste cuffiette è quella che finisce nelle orecchie dell’utente, mentre, andando a sfruttare proprio l’aletta esterna, riescono a stabilire all’interno del padiglione auricolare, scongiurando il pericolo di potenziali cadute, ad esempio nel caso in cui si svolga un’attività sportiva, piuttosto che quando si eseguono dei movimenti molto bruschi e improvvisi.

Da notare come una delle caratteristiche primarie dei Google Pixel Buds A è senz’altro l’aspetto prestazionale. Da questo punto di vista, infatti, sono piuttosto evidenti i passi in avanti che sono stati fatti in confronto al precedente modello lanciato sul mercato. La percezione arriva a toccare picchi veramente molto alti, mentre dal lato batteria forse si è fatto un po’ meno rispetto alle aspettative.

La qualità audio, infatti, nonostante queste cuffiette vadano a montare un driver da 12 mm, esattamente come nella versione precedente, aumenta in modo impressionante. Con delle frequenze ben equilibrate, infatti, i dettagli di coloritura sono particolarmente facili da notare. Se le necessità sono differenti, anche con questo modello è da notare come i risultati per le chiamate siano veramente soddisfacenti, dal momento che tutti e due gli interlocutori possono sfruttare dei suoni puliti e dalla voce molto chiara. Un passo indietro, però, in riferimento all’autonomia, dato che non si va oltre le cinque ore in ascolto, così come le due ore e mezza durante la conversazione, anche se una ricarica completa vale una giornata d’uso.

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