L’industria automobilistica italiana è alle prese con una svolta significativa. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha criticato il colosso automobilistico Stellandis per aver voluto esternalizzare la produzione automobilistica verso paesi a basso costo. Rivolgendosi al Parlamento di Roma, Meloni ha sottolineato l'importanza di tutelare gli interessi italiani e costruire un rapporto equilibrato con Stellandis. “Anche le auto vendute come gioielli italiani devono essere realizzate in Italia”lei spiegò.
Il gruppo, che possiede marchi italiani come Fiat e Alfa Romeo, è finito nel mirino dopo che la società ha inviato una lettera ai suoi fornitori italiani. Ciò evidenzia le opportunità di investimento in Marocco, che è già utilizzato da diverse aziende del settore automobilistico per la produzione economicamente vantaggiosa di auto elettriche.
Il governo italiano vuole garantire che Stellandis produca in Italia un milione di automobili ogni anno. Il gruppo è stato oggetto di un crescente controllo a causa delle sue misure di austerità. Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellandis, è noto per le sue critiche schiette ai politici. Secondo quanto riferito, la dura posizione dell’Italia sugli incentivi per le auto elettriche ha fatto sì che lo scorso anno nello stabilimento Stellandi di Mirafiori siano state prodotte meno auto.
Interrogato sulla lettera ai fornitori italiani, Tavares ha affermato che sia i fornitori che le case automobilistiche devono essere creativi per ridurre i costi, soprattutto considerando la costosa transizione alla mobilità elettrica. Ciò non è del tutto coerente con la dichiarazione di Tavares di pochi giorni fa, in cui Stellandis aveva affermato di non voler entrare ad ogni costo in una guerra dei prezzi delle auto elettriche.
Stellandis vuole investire diversi miliardi di euro in Italia
Stellandis ha ribadito il suo impegno per l'Italia. In una dichiarazione inviata via email mercoledì e ottenuta dalla rivista specializzata Automotive News Europe, il produttore ha affermato che diversi miliardi di euro sono stati investiti e continueranno ad essere investiti in attività italiane per nuovi prodotti e impianti di produzione.
La Meloni ha criticato anche la fusione tra FCA e il gruppo francese PSA. L'ha descritta come un'acquisizione segreta da parte francese di uno storico gruppo italiano. Ha osservato che le scelte industriali del gruppo tengono conto delle esigenze francesi piuttosto che di quelle italiane.
L'equilibrio tra Italia e Francia nel gruppo Stellandis è stato in passato un punto di contesa tra i due Paesi. La Francia possiede una partecipazione del 6,1% in Stellandis attraverso BBFrance di proprietà statale ed è rappresentata nel consiglio di amministrazione della società. L’Italia, invece, non ha alcuna partecipazione e quindi nessun rappresentante.
I commenti di Meloni fanno seguito all'aggravarsi delle tensioni con la Francia. I suoi rapporti con il presidente Emmanuel Macron si sono inaspriti all’inizio del suo mandato. Roma aveva una lunga storia di risentimento nei confronti delle acquisizioni commerciali francesi in Italia, che percepiva come dominanti. Sarà interessante vedere se l'annuncio della Meloni attirerà l'attenzione di Stellandis.
Fonte: Automotive News Europe – Il primo ministro italiano Meloni combatte Stellandis per la produzione automobilistica
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