Sabato un vero (!) leone vagava per Ladispoli vicino Roma. Il predatore è stato catturato solo dopo poche ore.
Animali incontrati in una giornata tipo in una città italiana: piccioni, ratti, corvi, cani, gatti. Ma certamente non un grosso gatto. Ad esempio, come un leone. Nella città di Ladispoli, con una popolazione di 40.000 abitanti, ciò è stato sorprendentemente possibile sabato.
Un leone fuggito si aggira per Ladispoli
Il nome del leone è Kimba e appartiene ad un circo di Ladispoli. Verso le 16 è scappato ed è corso verso il centro della città. Amministrazione Comunale Ha immediatamente allertato i residenti. Kimba ha viaggiato per ore attraverso la città costiera, guardando di tanto in tanto fuori città, ma poi è tornata al centro. E la polizia, i vigili del fuoco e la troupe del circo hanno cercato per ore di catturarlo, ma senza successo.
I residenti di Ladispoli sono fuggiti nelle loro case e nelle loro auto alla vista di Gimba – e in seguito hanno filmato l’animale esotico da una distanza di sicurezza.
In serata il leone fu catturato a Ladispoli
Solo intorno alle 21 i veterinari hanno sedato il leone con una freccia e lo hanno riportato nella sua gabbia.
Come è riuscito a scappare il leone Kimba dal circo?
Fortunatamente nessuno è stato ferito da Kimba. Il circo “Ronnie Roller”, dove il leone è scappato, è accusato di aver trascurato il suo dovere di vigilanza. Tuttavia, secondo il direttore del circo Ronnie Vassallo, sono rimasti vittime di atti vandalici:
Italia: dibattito sugli animali selvatici nel circo
Dietro a tutto ciò potrebbero esserci attivisti militanti per i diritti degli animali che lottano contro la detenzione di predatori nei circhi. In Italia da tempo si discute se i cacciatori debbano entrare nei circhi: i critici li accusano di maltrattare gli animali. Il sindaco Alessandro Grando ha tentato di vietare i circhi con animali a Ladispoli nel 2017, invano. La città ha perso in tribunale.
Kimba il leone non è sicuramente un cinghiale
Quest’estate, la segnalazione di un avvistamento di leoni a Berlino e dintorni ha suscitato scalpore. Alla fine si trasformò in un cinghiale.
Secondo un’analisi di laboratorio già da lunedì pomeriggio è chiaro: nei boschi vicino al Piccolo Magno non c’è nessun predatore pericoloso.
“Evangelista di Internet. Scrittore. Alcolista hardcore. Amante della TV. Lettore estremo. Drogato di caffè. Caduta molto.”
More Stories
Stellandis ferma la produzione in Italia: 25mila posti di lavoro a rischio
Un nuovo caffè a Kassel vende specialità italiane
Neonato muore di pertosse in Italia