Un’immagine originariamente generata da un programma di intelligenza artificiale non gode della protezione del copyright negli Stati Uniti anche se l’originale viene rielaborata con centinaia di nuovi invii all’intelligenza artificiale e infine a mano utilizzando Photoshop. Questo è ciò che l’Ufficio statunitense per il copyright, responsabile del riconoscimento, ha deciso riguardo a un’opera che un anno fa vinse un concorso artistico in occasione di un festival popolare nello stato americano del Colorado e scatenò il dibattito sulla natura dell’arte. Il fattore decisivo nella decisione è stata ancora una volta la valutazione che nessun essere umano aveva prodotto l’opera. Questa prospettiva potrebbe diventare un ostacolo al successo della tecnologia AI.
annuncio
L’arte non è ancora morta
L’opera in lavorazione ora si intitola “Théâtre D’opéra Spatial” e mostra una scena che ricorda i classici della fantascienza come Dune. Un uomo di nome Jason Allen l’ha inserito un anno fa alla Fine Art Gallery della Colorado State Fair nella categoria “Arte digitale/Fotografia digitalmente manipolata”, scrivendo solo che è stato creato “tramite Midjourney” – un generatore di immagini basato sull’intelligenza artificiale. Quando vinse lì, scoppiò un dibattito online su ciò che costituisce l’arte. Si parlava addirittura di “morte dell’arte”. il nuovo Decisione dell’Ufficio del diritto d’autore Ciò dimostra che queste canzoni d’addio potrebbero essere state premature.
Allen non è riuscito a convincere gli editori che i suoi miglioramenti all’output AI originale con ben 624 istruzioni aggiuntive, revisioni estese utilizzando Photoshop ed espansione con Gigapixel AI fornissero il livello necessario di creatività. Un confronto tra la versione originale e la versione rivista contenuta nella decisione del Copyright Office mostra differenze significative. Tuttavia, poiché Allen non ha spiegato i cambiamenti ottenuti utilizzando Photoshop e voleva solo proteggere l’intera immagine, la richiesta è stata respinta. Tuttavia, gli editori suggeriscono che le modifiche apportate in Photoshop possono essere protette da copyright.
Il rinnovato rifiuto da parte del Copyright Office di garantire la protezione del copyright al lavoro dell’intelligenza artificiale porterà probabilmente a una riluttanza a utilizzare la tecnologia. Da mesi si parla molto di generatori di immagini e testi basati sull’intelligenza artificiale, che hanno avuto un ruolo negli scioperi in corso a Hollywood. Tuttavia, in molti casi, il Copyright Office si è rifiutato di riconoscere i diritti d’autore sulle opere create da AI, e aveva già vinto in tribunale pochi giorni fa. Nel caso del “Théâtre D’opéra Spatial”, ora ha respinto anche l’affermazione secondo cui il rifiuto apre una “lacuna preoccupante nelle questioni immobiliari” e che si tratta semplicemente di far rispettare la legge.
(mah)
“Tendente ad attacchi di apatia. Risolutore di problemi. Appassionato di Twitter. Aspirante sostenitore della musica.”
More Stories
Tutto è stato lasciato a lui: i primi preparativi sono già stati presi
Tot Heusen: Il premio statale è una “sporca vittoria nel calcio” | politica
Il declino continua per Stefan Rapp, poiché la nuova serie perde spettatori