Botto in Austria!
L’ex cancelliere Sebastian Kurz (36, ÖVP) deve andare in tribunale. Accusa: spergiuro! Lo ha annunciato venerdì a Vienna l’Ufficio del Procuratore dell’Economia e della Corruzione (WKStA).
Se condannato, l’ex consigliere rischia fino a tre anni di carcere.
L’accusa fa riferimento a dichiarazioni rese dal 36enne presso la commissione investigativa di Ibiza del parlamento austriaco.
Alla commissione del giugno 2020, Kurz ha minimizzato il suo ruolo nella nomina di Thomas Schmid, capo della holding statale Ubag. È stato informato in anticipo della decisione, ma non è stato coinvolto ulteriormente, secondo la sua dichiarazione all’epoca.
Sulla base dei messaggi in chat, il pm presume che l’ex capo del governo fosse ben coinvolto in questioni relative al personale. Al più tardi a partire dalla metà del 2017, Kurtz e Schmid si sarebbero scambiati regolarmente opinioni sull’argomento. Curtis ha sempre negato con veemenza le accuse.
︎ Kurtz si difende su Platform X (ex Twitter): “Le accuse sono false e non vediamo l’ora che la verità finalmente venga fuori e le accuse si rivelino infondate in tribunale”. Le autorità hanno deciso di presentare una denuncia penale nonostante 30 dinieghi.
Sebastian Kurz ha guidato due volte una coalizione di governo nel paese vicino. Era considerato la grande speranza dei conservatori. Nell’autunno del 2021 si è dimesso dalle sue posizioni a seguito di accuse di corruzione. Ora è un imprenditore e un lobbista.
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