“Non protezionismo” – von der Leyen difende i piani industriali verdi
La Commissione dell’Unione Europea propone giovedì una “legge industriale zero”, che dovrebbe aprire la strada a un’economia con molti meno gas serra. Ci sono state critiche in anticipo: “Il rischio di deindustrializzazione in Europa è reale”, avvertono, ad esempio, i datori di lavoro.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha difeso i suoi piani per creare un’industria climaticamente neutra contro le critiche. Von der Leyen ha dichiarato in un’intervista ad Agence France-Presse e ad altre agenzie di stampa europee che il suo progetto legislativo “non era affatto protezionista”. La Commissione dell’Unione Europea vuole proporre giovedì una “legge industriale zero”, che aprirebbe la strada a un’economia con molti meno gas serra.
Von der Leyen ha affermato che la promozione delle tecnologie pulite è “di fondamentale importanza per raggiungere i nostri obiettivi nell’ambito del Green Deal europeo e della trasformazione digitale”. Stava accennando a un piano per rendere l’UE neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, ovvero non emettere più anidride carbonica (CO₂) di quanta ne potrebbe essere risparmiata altrove.
L’organizzazione europea dei datori di lavoro Business Europe, a cui appartiene la Federazione delle associazioni tedesche dei datori di lavoro (BDA), ha accusato von der Leyen di non fornire incentivi sufficienti per l’industria nazionale. “Il rischio di deindustrializzazione in Europa è reale”, ha avvertito lunedì il direttore generale di Business Europe Markus Bierer. Molte aziende stanno già “trasferendo parte o tutta la loro produzione fuori dall’Europa”.
L’Istituto di ricerca di Bruxelles Bruegel critica la bozza trapelata della “Net Zero Industry Law” definendola “sfacciatamente protezionista” e accusa von der Leyen di voler utilizzare metodi di economia pianificata per diventare più indipendente dagli Stati Uniti o dalla Cina, ad esempio sul campo di celle solari. Von der Leyen ha invece fatto riferimento al suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden venerdì scorso. Ciò ha creato una “armonia” tra i piani climatici dell’UE e miliardi di dollari di sussidi statunitensi per le tecnologie verdi.
“Il secondo elemento fondamentale è il Critical Raw Materials Act”, ha detto von der Leyen a proposito di un piano che la sua autorità vuole presentare giovedì. “Vogliamo usarlo per proteggere le nostre catene di approvvigionamento”, ha sottolineato. Il presidente della Commissione europea, riferendosi alla Cina, ha affermato che l’Ue è “troppo dipendente da un Paese” per alcune materie prime.
Von der Leyen ha affermato che generalmente promuovono l’evitare errori come quelli commessi con la Russia quando si tratta di Cina. “Non vogliamo dipendenze come quella che avevamo con la Russia dai combustibili fossili”, ha detto. La cooperazione con Pechino è essenziale, ad esempio nella lotta al cambiamento climatico.
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