Italia
Madre dorme mentre allatta in ospedale, neonato soffoca – Ospedali criticati
La tragica morte di un neonato ha scosso la nazione. Ora in Italia vengono fatte richieste di risultati – dopo tutto, gli ospedali sono a corto di personale.
Un neonato è morto in una clinica a Roma all’inizio di quest’anno. Esausta dopo un parto di 17 ore, sua madre lo allattò e si addormentò. Quando si è svegliato, il bambino è stato trovato morto: sembra che la madre abbia accidentalmente rovesciato il bambino mentre dormiva e lo abbia soffocato. Quando il personale ha valutato la situazione, sono state avviate immediate operazioni di soccorso, ma senza successo.
La morte del bambino ha ora creato scalpore nazionale. Da un lato, ora la Procura della Repubblica sta indagando sulle circostanze esatte della sua morte, dall’altro, vengono avanzate richieste politiche per una riforma radicale del sistema ospedaliero italiano. Soprattutto, la forza lavoro deve essere ristrutturata.
I reparti maternità italiani affrontano un problema strutturale
Poche ore prima, la madre ha contattato più volte gli infermieri dell’ospedale Sandro Bertini di Roma chiedendo aiuto. La pubblicazione italiana “La Repubblica” riassume che lei stessa era così esausta da non potersi occupare adeguatamente del ragazzo. Tuttavia, è stata ignorata e non aiutata.
Dietro le maschere
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Il terzo giorno dopo la nascita, ha chiesto di allattare il bambino. Fu solo allora che accadde la tragedia fatale. Nel confronto con il portale “Italia 24 Press”, l’interessato descrive quanto accaduto nei pochi minuti del risveglio: “Improvvisamente, nel cuore della notte, le infermiere mi hanno svegliato. Il bambino non era a letto con me. . Senza dire una parola per cambiarmi, mi hanno alzato e mi hanno portato nella stanza accanto: lì mi hanno detto che il bambino era morto, e non ricordo che ci fosse uno psicologo, e non ricordo che mi abbiano dato dentro . Una spiegazione profonda. Di certo non mi hai detto come è successo. Non ho capito niente, è ricaduto tutto su di me. Forse sono svenuto.”
La prima a intervenire è stata la Procura di Stato. Voleva verificare se il personale dell’ospedale avesse agito per negligenza o deliberatamente. La famiglia ha ora consultato un avvocato per chiarire possibili comportamenti scorretti da parte delle persone coinvolte.
Oltre alle carenze individuali del personale infermieristico dell’ospedale, viene messo a fuoco anche un problema strutturale. Condizioni discutibili possono essere all’ordine del giorno anche in altri reparti maternità italiani. Secondo il “Guardian” britannico, il ministero della Salute italiano ha disposto un rapporto sull’accaduto. In precedenza, una petizione per più controlli e un migliore sostegno alla maternità aveva ricevuto più di 100.000 firme entro mercoledì.
Decine di madri hanno condiviso le loro esperienze di essere state “abbandonate” dopo il parto, mentre i sindacati lamentavano la carenza di personale. Una situazione aggravata dalla pandemia di coronavirus.
Nel frattempo, l’Asl responsabile dell’ospedale Sandro Bertini ha dichiarato di collaborare alle indagini. La commissione ha respinto le accuse di cure postnatali inadeguate e ha negato al “Guardian” che il dipartimento fosse a corto di personale.
prove: “Guardiani”, RTL, “La Repubblica” (contenuto a pagamento), Italia 24 Stampa
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