Le compagnie di navigazione greche nascondono i beni del petrolio russo, ottenendo enormi profitti. Mostrare “Orari della domenicaDati analizzati.
Il rapporto affermava che le compagnie avrebbero scambiato petrolio tra navi o sarebbero andate direttamente nei porti russi. Tuttavia, ciò non viola le sanzioni applicabili.
Attraverso il commercio di petrolio, la Russia sta finanziando la sua guerra contro l’Ucraina.
Le compagnie di navigazione greche effettuano i cosiddetti trasbordi “da nave a nave” per nascondere la spedizione di petrolio russo. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dal quotidiano britannico.Orari della domenicavalutato.
I dati mostrano che la produttività “da nave a nave”, in cui una nave russa trasferisce petrolio a una nave della compagnia neutrale, è aumentata nel porto russo di Kavkaz dall’invasione russa dell’Ucraina a febbraio.
Anche le attività nei porti greci sono aumentate in modo significativo dall’inizio della guerra. Secondo il rapporto, i trasbordi nel porto di Kalamata sono aumentati del 20 per cento in un mese.
Il Sunday Times mostra un esempio di una nave battente bandiera russa. La nave Vladimir Monomakh è entrata nel porto di Kavkaz il 1 marzo e poi ha trasportato il suo petrolio a bordo della nave greca Minerva Emily battente bandiera maltese. Quindi la nave ha cercato di nascondere la fonte del petrolio.
Andreas Martinus, il proprietario di Minerva Marine, ha realizzato enormi profitti trasportando petrolio russo in questo modo. E sono completamente legali: non ci sono prove di violazione delle sanzioni. E Minerva non ha tentato di nascondere la nave, secondo il Sunday Times.
I dati analizzati mostrano anche che le navi di proprietà del miliardario greco George Economou hanno trasportato 1,9 milioni di tonnellate di petrolio direttamente da quattro porti russi ad aprile.
Prezzo del petrolio a livello record
I prezzi del petrolio sono saliti al livello più alto degli ultimi 14 anni dopo l’invasione russa. La Russia guadagna circa 800 milioni di dollari al giorno dalle esportazioni di petrolio. Il ricavato finanzia anche la guerra in Ucraina. Pertanto, i paesi europei stanno cercando di ridurre la loro dipendenza dall’energia russa.
La scorsa settimana, l’Unione Europea ha deciso di vietare le spedizioni di petrolio russo via mare fino alla fine di quest’anno. Le consegne tramite pipeline non sono interessate. La Russia fornisce all’Unione europea poco più di un quarto del petrolio.
Minerva Marine ed Economou non hanno risposto immediatamente alla richiesta di Business Insider presentata al di fuori del normale orario lavorativo.
Questo articolo è stato tradotto dall’inglese da Ben Peters. Puoi trovare l’originale qui.
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