Mattia Kass è in lotta per il numero di partenza. © Pentafoto
A meno di due settimane dall’inizio della nuova stagione sciistica, il crollo della Federazione Italiana Sport Invernali ha fatto scalpore.
12 ottobre 2021
Autore: Liu
Se un atleta vuole gareggiare con successo in Coppa del Mondo, un buon numero di partenza è fondamentale, indipendentemente dalla disciplina. Al fine di regolamentare l’ordine di partenza delle gare, la FIS mantiene la cosiddetta World Cup Start List, o WCSL in breve. Quindi i primi 30 classificati nelle discipline affini possono iniziare con i numeri da 1 a 30. Quindi non sono più i punti WCSL, ma i punti FIS, che hanno lo scopo di dare ai giovani atleti la possibilità di affermarsi più rapidamente in Coppa del Mondo. Una volta che sei fuori dai primi 30 in WCSL, sarà difficile tornarci.
È proprio questo scenario che minaccia lo specialista italiano della velocità Mattia Cass: non per scarse prestazioni, ma per un errore burocratico della FISI. Il 30 aprile la federazione non ha comunicato alla FIS l’estensione dello status del 31enne infortunato (l’anno precedente aveva gareggiato solo in una gara). Di conseguenza, Cass ha perso tutti i suoi punti WCSL.
“Cosa è successo e cosa sarebbe dovuto succedere”, ha ammesso il presidente della FISI Flavio Roda a margine degli eventi del MediaDay a Lainate. Ha sottolineato allo stesso tempo che la sua associazione farà tutto ciò che è in suo potere per garantire che la FISI e non Cass siano punite. Altrimenti dovrà iniziare con un numero molto grande in futuro.
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